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Speakers

Enzo Lavolta

Lavolta

Nato nel 1978 ad Ostuni (BR), é consulente del lavoro. Dal 2001 é eletto consigliere nella Circoscrizione IV. Nel 2004 è capogruppo dei Democratici di Sinistra, e l'anno successivo, fino al 2006, viene nominato coordinatore della V Commissione Consiliare. Sempre nell'anno delle Olimpiadi invernali entra in Sala Rossa e, successivamente, gli é affidato l'incarico di presidente della Commissione Lavoro e attività produttive.

Born 35 years ago in Ostuni, is labour consultant. Since 2001 he was elected Councilman in IV District. In 2004 is group-leader of the left wing Democrats, from 2005 to 2006 he was appointed coordinator of the V Council Commission. In the same year enters in the Municipal Council becoming President of Work and Productive Activities Commission.
Currently Deputy Mayor for the Environment, Energy, Technological Development, Public Works and is Responsible for Smart City Project of Turin

Questo relatore nel programma congressuale

giovedì, 17 Ottobre 2013

14:00
16:00

Città in rete per la crescita del sistema Italia[co.38]

Come accade da qualche tempo in ambito industriale, anche tra pubbliche amministrazioni stanno aumentando le occasioni nelle quali soggetti diversi utilizzano, all’interno di un’arena che solitamente li vede competere, dialettiche e strumenti di cooperazione. Questa logica rappresenta l’evoluzione nella direzione della concretezza delle esperienze di costruzione delle reti territoriali e tematiche che hanno caratterizzato molti percorsi di innovazione amministrativa compiuti nello scorso decennio. Anche in ambito smart city si stanno sviluppando sul territorio diverse esperienze significative che vogliono orientare la propria azione alla logica della “coopetition” per massimizzare i vantaggi e minimizzare costi e rischi.
Questo accade sia per le reti territoriali (come nel caso dell’accordo Genova/Milano/Torino e delle Unioni Comunali come quella del Faentino) sia per quelle “tematiche” come (come il Cluster Beni Culturali guidato dal Comune di Firenze che ha avuto accesso al bando smart city & community del MIUR), dove gli enti locali e i territori da loro rappresentati decidono di affrontare insieme le sfide della contemporaneità che, da soli, avrebbero meno possibilità di vincere.

venerdì, 18 Ottobre 2013

09:30
11:15

Un approccio 'Energy Management Oriented' per la gestione del patrimonio edilizio pubblico. Modelli di business e regole innovative per trasformare l'efficienza energetica nella chiave di rinascita del paese.[lb.18]

La particolare voracità energetica del patrimonio edilizio nazionale - più di 5 miliardi di spesa annua complessiva con un indice di consumo che supera i 200 kwh/m²/anno, ben superiore alla media EU - rende improrogabili interventi immediati  di efficientamento  presso le Amministrazioni  Pubbliche. Tali azioni si  coniugano  con il tema dell’innovazione e rappresentano, contestualmente, un’occasione per migliorare la qualità finale dei servizi resi ai cittadini attraverso un possibile sfruttamento dei  flussi di cassa generati dal risparmio energetico.

Occorre però che il Governo vari un quadro di regole chiare e stabili,  in grado di attirare gli investimenti di terzi, e che le grandi aziende allentino la rigidità dei processi di vendita per recepire modelli di business più flessibili. Come spunto di riflessione, vanno altresì segnalate le difficoltà che il “modello Esco”, adottato nella gestione energetica di immobili e/o impianti pubblici,  sta incontrando nel suo percorso di adozione, tra cui:

• l’impossibilità di redigere dei contratti perfetti, ovvero degli accordi fra i vari soggetti coinvolti in cui si prevedono tutte le possibili situazioni e scenari futuri e si descrive il comportamento a cui ciascun soggetto è tenuto ad attenersi.
• l’impossibilità di controllare e gestire in qualche modo le anomalie generate da evidenti asimmetrie informative a favore delle ESCO che possono influenzare pesantemente  la formazione e la gestione di un contratto. 

Il problema dell’approccio di “agenzia” non riguarda peraltro solo la Pubblica Amministrazione, ma tutte le situazioni in ambito residenziale, terziario e industriale in cui vengono attuati contratti con società esterne per la gestione di tutti quei servizi che vanno sotto la designazione di “outsourcing” o esternalizzazione.

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